Fattosi sacerdote dopo una promettentissima carriera letteraria, Rebora è stato tra i cantori più costanti di Gesù, nella letteratura italiana contemporanea.
REBORA CLEMENTE (1885-1957)
Gesù il fedele
Gesù, il Fedele, il Verace, è il Giudice
che prese a esprimere visibile
nel giorno del Santo Natale l'inesprimibile misericordia del Padre:
prese a raggiar malvisto nel volto sublime la bellezza divina e materna compiendo:
e nuovo incanto di beltà pervase con intimo fremito l'universo
fra linee terrene presagio di Cielo per educarci lassù, al Paradiso;
ma prima ancora la Bontà rifulse,
accese d'esser buono il gran tormento,
accese d'esser buono un vasto incendio
che a somiglianza divinacresce e arde per ogni cuore
in carità di Dio trasfigurato:
cura d'una vita monda,
sete d'innocenza
anelito di vergine scienza,
e devota attenzione presso il Bimbo,
attenzione devota al Fanciullo
fatto emblema d'ogni cosa pura,
sciolto problema d'ogni vita piena;
e infine salvifico effetto
sopra l'intero creato
a salvare già qui tutto l'uomo,
ciò che è nato nel mondo perituro
e portarlo sicuro al giudizio;
Gesù il Fedele,
il solo punto fermo nel moto dei tempi,
in sterminata serie d'eventi:
il solo Santo che non manca mai,
che trascende dove ci comprende
e si fa dono in cima ai nostri guai
e pareggia la grazia col perdono:
vero Dio trasumanante
e a Deità aperto vero Uomo:
Egli, il Fedele per sempre,
Maestro vivente di Fede,
Egli che viene a Natale in peccato
per meritarci in maestà di gloria,
continuo avvento al termine segnato:
se non invano passiamo il breve tempo
come luce del Figlio Incarnato,
come frutti di dolce consiglio,
impegno amoroso di vita,
di vita del singolo unanime nel segno,
vita raggiunta infinita,
in beata circolazione
dove l'impeto la porta
che ineffabilmente ovunque va non ritorna,
ma in desio del Padre universalmente procede,
nel fulgore del fuoco
tutti insieme gloriando
quali figli di Dio
alleluiando al Padre,
al Figlio e allo Spirito Santo
che universalmente procede,
tutti insieme in gioco giocondo festando
quali in gaudio rapiti figli di Dio
nell'impeto che procede
su per la multanime fiamma
di fratelli nella Mamma Celeste
i Fratelli di Gesù il Fedele.
I libri del francese Renan, che riducevano la personalità di Gesù a un fenomeno meramente umano, hanno fatto scandalo tra i fedeli e sono contestati dagli specialisti. Eppure pochi, più di Renan, hanno fatto sentire il fascino della figura di Gesù, in cui egli vide un “ genio” e un “ eroe ”. Ecco due frasi che converrà sempre meditare.
Ciò
che Gesù ha fondato, ciò che resterà in eterno cosa sua, è la dottrina della libertà delle anime.
Non
si è mai stati meno prete di quanto lo fosse Gesù, mai meno nemici delle forme che soffocano la religione col pretesto di proteggerla.