Un diacono, che ha avuto dispiaceri coi suoi superiori ecclesiastici, recita un'ingenua poesiola su Cristo che si fa turlupinare da un vagabondo, e poi conclude cosi (i due ultimi versi potrebbero essere l'epigrafe dei rapporti verso Gesù di buona parte della cultura e umanità moderna!).
GORKIJ MAKSIM (1868-1936)
- Un tremendo brigante del Volga, Nikita, saputo da chi Vassili aveva avuto in dono il rublo volante, rubò la moneta, montò con un trucco ladresco in cielo e disse a Cristo: “Tu, Cristo, non hai agito giustamente; io, per un rublo mi induco a commettere ogni settimana dei grandi peccati, e Tu lo hai regalato a un fannullone, a uno scialacquatore, - ciò non va! ”
Entrò Liutov con la testa bagnata, i capelli pettinati lisci, in calzoni e un camiciotto allacciato su una spalla. - Di' la fine, la fine! gridò.
Il diacono sorrise:
- Ma sto dicendola! Cristo diede ragione a Nikita: “ È giusto, gli disse, ho sbagliato per la mia semplicità. Ti ringrazio d'aver accomodata la cosa, benché tu sia un brigante. Da voi, disse, sulla terra tutto si è talmente confuso che non è possibile veder chiaro in nulla e forse tu parli giustamente. Giova al diavolo che la bontà e la semplicità siano peggio del furto. ” Be', tuttavia, si lagnò quando si salutarono. “ Voi vivete male, gli disse, mi avete del tutto dimenticato.” Ma Nikita gli rispose:
“Cristo, contro di noi non ti adirare. Noi, Signore Gesù, non t’obliamo. Noi ti amiamo, Signore, anche nell’odio. Anche nell'odio sempre ti serviamo.
Emettendo un sospiro profondo, rumoroso, il diacono disse: - Ed ecco la fine.
- Nessuno può capirla! - gridò Liutov. - Nessuno! Tutta la ciurmaglia europea non potrà mai comprendere il diacono russo Egor Ipàtievski che è stato sottoposto a giudizio per sacrilegio e bestemmia a cagione del suo amore per il Signore Iddio! Non può!
- È vero, io amo molto Dio, - disse il diacono in tono semplice e convinto. - Soltanto io ho verso di Lui delle esigenze severe: non è un uomo, non c'è ragione di compatirlo.
- Aspetta, e se non ci fosse?
- Quelli che lo affermano, si sbagliano.