Densa e varia fu la ricerca spirituale del grande poeta inglese, al cui centro era l'assillo del rapporto tra Dio e gli uomini. Il suo eterodosso e spesso oscuro peregrinare verso la Gerusalemme che è in noi stessi gli procurò ferme confutazioni anche da parte di Eliot. Ma i motivi evangelici che spesso appaiono nella sua opera, come in questo perfino blasfemo Calvario, documentano quale “pietra di inciampo” fu, anche per lui, il Cristo.
BUTLER YEATS WILLIAM (1865-1939)
Calvario
PRIMO MUSICANTE
La Strada del Calvario, e io lì presso
sopra un'antica pietra. Venerdì Santo è vicino,
giorno in cui Cristo sogna della Sua passione.
Ecco che Egli sale; ma come uno che sogni Egli si inerpica.
La Croce esiste solo perché la sogna,
e accorcia il Suo respiro, abbatte il Suo vigore.
Ed ora ecco sta ritto fra la folla che grida il suo sprezzo,
E gravemente respira.
(È entrato un attore con la maschera di Cristo, portando una croce, ed ora è in piedi appoggiato alla croce).
Coloro che stanno più indietro
si appoggiano alle spalle dei vicini
e urlano gli scherni: “Fa' un miracolo ”,
uno grida, “e salvati ”; e un altro,
“ Chiama tuo padre ora, prima che le tue ossa
siano spolpate dai grandi uccelli del deserto”;
e un altro grida, “Chiama con voce sonora,
e digli che suo figlio ora è gettato
Fra gli insulti dei propri nemici ”.
(Cantando)
Oh, così il grido di scherno
porge al mio cuore paura,
come se un flauto d'osso
tolto da coscia d'airone,
d'airone di luna screziato,
fosse suonato con dolcezza e ingegno.
(Parlando)
Chi è questo da cui si ritira la folla
come se avesse visto qualcosa di terribile?
Egli ha volto mortale, e ancora muove
come un puledro giovane che veda
la caccia andare e galoppi nel campo.
(È entrato un attore con la maschera di Lazzaro).
LAZZARO
È lui che mi fece levare,
io sono l'uomo che morì e risorse;
sono chiamato Lazzaro.
CRISTO
Io vidi che eri morto,
disteso nella tomba quattro giorni, e fosti rialzato;
tu non mi puoi schernire.
LAZZARO
Per quattro interi giorni
mi giacqui morto e immobile
in una vecchia e comoda caverna di montagna
quando tu qui venisti arrampicandoti, con grande folla,
e mi traesti alla luce.
CRISTO
Il tuo nome chiamai:
“ Lazzaro, vieni fuori ”, dissi, e tu venisti fuori
fasciato di bende, col viso fasciato di bende.
LAZZARO
Tu che prendesti la mia morte, dammi la tua in cambio.
CRISTO
Io ti ho dato la vita.
LAZZARO
Ma è morte ciò che chiedo.
Da vivo al tuo amore non mi potei sottrarre,
e quando mi ammalai verso la morte pensavo
“ Me ne andrò nei deserto, o a ridere in un angolo,
mero fantasma, cosa solitaria ”. E morii,
e non vidi più .nulla finché non ti vidi là in piedi
all'apertura della tomba; “Vieni fuori! ” chiamasti;
mi conducesti alla luce come i ragazzi traggono un coniglio
quando hanno scoperto la sua tana;
e ora che incalzato da tutte le grida
Ecco perché su questa strada mi sono affrettato
e ho reclamato la tua morte.
CRISTO
Ma io ho conquistato
la morte, e tutti gli uomini ancora sorgeranno.
LAZZARO
Allora ciò che udii è vero. Pensavo di morire
quando i miei anni assegnati scadessero di nuovo;
e che, tu andato, non avresti potuto più impedirlo;
ma ora vuoi abbagliare con la luce
la solitudine che la morte ha creato; vuoi turbare quell'angolo
dove avevo pensato di poter riposare al sicuro per sempre.
CRISTO
Faccio
la volontà del Padre mio.